Un nome troppe volte usato
E istintivamente quel giorno, davanti al dottore della asl che mi chiedeva quale fosse il tuo avevo risposto così
Alabama
Come quella canzone country che mi piaceva tanto
Sweet home alabama
Come quella sensazione di casa che sei sempre stata per me
Casa quando arrivavo in canile e tu, legata a catena ad una cuccia rotta abbaiavi di uno abbaio sdentato e occhi rossi
Casa quando avevo spezzato quella maledetta catena e per mesi, anni, avevi deciso di vivere sotto al camper
E se qualcuno passava li accanto le caviglie bucate erano assicurate
Casa quando hai iniziato a fidarti, a sorridere, ad accogliermi ogni mattina al cancello
Nella mia carica dei 101, a volte molti di più a volte molti meno tu, il mio tenente colonnello
Ad ogni abbaio un preciso segnale di pericolo
Siete tutti lassù, vi vedo
Mentre quaggiù da domani saremo smarriti, persi, soli
Ma la tua dignità io la porterò sempre nel cuore
LA STORIA DI BIANCA
Bianca ha vissuto i primi 10 anni della sua vita in canile, 4 dei quali legata a catena alla sua cucciaA dicembre del 2007, in quel canile, Bianca ha partorito una decina di cuccioli, la maggior parte dei quali morti poco dopo.
Dei cuccioli sopravvissuti, Pluta è stata l’unica a non trovare casa.
Nei 4 anni in cui ho avuto la custodia giudiziaria di quel canile lager, ho promesso loro che non le avrei mai separate e che le avrei portate con me.
Da tre anni Pluta&Bianca vivono a LunaDiFormaggio e qui resteranno perchè non potrei mai separarmene.
Estremamente diverse fisicamente e caratterialmente ma entrambe con lo stesso bisogno assoluto di riprendersi tutta la vita che per troppi anni non hanno vissuto.
Bianca è adottabile solo a distanza, scopri come fare.
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