PEDRO ★ 10 febbraio 2017

Una notte pensierosa
L’attesa di un messaggio che arriva e che mi risolleva un po’
Intervento superato, notte tranquilla
Penso che allora sei ancora una roccia
Ma non ho fatto i conti col tempo che è passato
E all’improvviso il tuo cuore smette di battere
Non ho fatto nemmeno in tempo a metabolizzare il pensiero
Una malattia improvvisa ti ha portato via in pochissimi giorni
E mi è troppo difficile scrivere di te
Che in quel lager nel 2003 eravate entrati in 5 e tu eri tra quelli
Dopo 3 anni di vita in casa non ti avevano più voluto con la scusa del poco tempo che avevano da dedicarti
Per un anno sono venuti a trovarti e a lasciare soldi
Ma che te ne fregava dei soldi
Ogni volta speravo che non venissero più
Perché le tue urla quando andavano via le sentivo io, mica loro
Poi non sono più tornati
E sono passati 7 anni
E ricordo ogni singolo attimo
Le tue mille scodinzolate, gli abbai che mi risuonavano in testa anche quando tornavo a casa, la pallina che ti tiravo e che non mi riportavi mai, i tuoi abbracci, i nostri balli così..zampe nelle mani
E poi quelle orecchie che ti facevano sempre male e che un giorno una si è gonfiata tanto e poi è esplosa.
E la fatica per curarti, ti innervosivi e andavi a masticare le orecchie di Lara
E poi i tuoi salti. Mi giravo e ti trovavo fuori dal recinto
Non ho mai capito come facessi
Avevi 10 anni e saltavi come un grillo
E ti cercavo casa ma avevo il terrore che scappassi
Un giorno di fine anno casa l’hai trovata ma non ci hai mai provato a scappare
Grazie Alice! Grazie Lorella!
Grazie perché dal mio “no” della prima telefonata non vi eravate fatte scoraggiare
E il giorno dopo mi avete chiamato ancora
Era proprio lui che volevate
A lui avete regalato gli ultimi bellissimi anni
Grazie per aver voluto sapere tutto ma proprio tutto di lui prima dell’arrivo
Volevate accoglierlo al meglio e così è stato
Grazie per le mail piene di dolcezza, risate
Leggevo e mi commuovevo, leggevo ed ero gelosa di tutte le attenzioni che vi riservava
Leggevo ed ero finalmente in pace
Pedro con le orecchie guarite, Pedro lavato spazzolato cotonato curato
Pedro alle sfilate canine, che giocava in continuazione, innamorato della cagnolina del nonno
Pedro dai grandi sorrisoni e non più gli occhi tristi
E poi le mille scodinzolate alla vista del guinzaglio, le carezze pancia all’aria e la barbetta che diventava sempre più brizzolata
Il nostro GeorgeClooney che martedì non si è alzato più
E che per un’infezione improvvisa se ne è andato
Grazie Pedro per aver aspettato la tua occasione per 10 lunghi anni
Per averci creduto
Per avermi insegnato a non arrendermi
Ora raggiungi la tua Lara che per uno strano disegno del destino era stata adottata a pochi km da te e che ti aspetta sulla luna da qualche mese
Ciao Petruzzolo!!