PEO ★ 26 agosto 2015

Tre quarti di luna

Lo sapevo

Ho aspettato stasera per scrivere di te

Ho guardato la luna e l’ho vista tutta intera

L’altro quarto eri tu

Un quarto

Come la vita brevissima che hai vissuto
Quel giorno nel parcheggio eri incandescente
Mesi di cure per la tua pelle che prendeva fuoco e poi si riempiva di croste
Guarivi e ti riammalavi
Perché una gabbia non era casa
Decido di mandare il tuo appello a giugno con poche speranze
Appelli di gatti poi non me mando quasi mai
Ma tu lo meritavi
Il giorno dopo mi chiami tu, Stefania
Lo volevi
I suoi occhi buoni ti erano entrati nel cuore
Come quelli del tuo Artù tanti anni prima
Non sapevi se saresti stata all’altezza ma era proprio lui che volevi
Un mese di attesa e finalmente l’arrivo a casa
Mesi di ansia e punti di domanda
Sapevo che non sarebbe mai stato un pacco rispedito al mittente
Ma la preoccupazione per ogni tua telefonata era tanta
I rapporti difficili con la tua Sissi
La pipì in ogni angolo del letto, di casa
La paura di non capirlo
Gli arresti domiciliari nel bagno
Ma passavano i giorni e cresceva il vostro legame
E lui rinasceva
Tutti i tuoi soldi, il tuo tempo, le tue attenzioni
Tanto cibo buono e un passo alla volta alla scoperta di casa
E l’amore che a volte risolve tutto
Grazie per questo anno di vita che gli hai regalato
Per avermi reso partecipe di ogni progresso
Delle prime fusa, di tutte le volte che andavate dal vet e lui si lasciava curare
Grazie per averlo reso un gattino sereno col pelo morbido e senza più dolori
Grazie per averlo assistito fino alla fine
Mi hai detto che non ha sofferto, che non si è lamentato
Non lo ha fatto perché c’eri tu con lui
Si è addormentato da solo, serenamente
Il tuo destino era già scritto, Peo
Io ti avevo chiamato così perché non miagolavi ma pigolavi!
Da un anno ti chiamavi Geo
Ma da stasera la luna sarà la tua terra
E non brucierà più la tua pelle ma solo il tuo cuore per aver vissuto un anno circondato dall’amore
Ciao Peo!!