Sembra ieri anche se è passato un anno
Una sera in strada al buio avevano aperto lo sportello della macchina per capire cosa fossi e sei salita su
Una palletta rossa
Rossa e femmina
Una rarità
E ti sei subito distinta da tutti
Un pomeriggio a luglio ti hanno portato qui per le prime foto
Il trasportino aperto di un soffio per prenderti in braccio
Sei saltata fuori e in una frazione di secondo eri a tre metri di altezza, su un ulivo
I miei cani impazziti
Ti vedevo già nelle loro fauci
Urlavi disperata e più cercavo di raggiungerti più salivi in alto
Dopo due ore e le mie braccia e gambe pieni di graffi volevo chiamare i vigili del fuoco
Tu hai fatto un trillo e sei scesa
Ti sei arrampicata sulla mia spalla col motore acceso delle fusa
Io rossa dalla fatica e dalla rabbia
Tu la mia gattina rossa
Quella che con orgoglio mostravo a chiunque venisse
Una forza della natura
Se non ti trovavo bastava guardare in alto, in un dei mille posti in cui ti arrampicavi
Migliaia di appelli senza esito
E intanto vaccini,test, sterilizzazione e le tue forme che lievitavano naturalmente
Eri pronta per un’adozione che non arrivava
Poi quel pomeriggio di fine novembre
Nel supermercato con l’umore sotto ai piedi
Una telefonata
Una conferma da due persone che solo un anno prima erano entrate nella mia vita con un’altra adozione
Una telefonata che per me quel giorno è stata luce
Una telefonata che per te, Smilla, è stata vita
Breve, ma sicuramente felice
Grazie Veruschka, grazie Paolo
Quel giorno mi avevate dato una speranza come per Sancho un anno prima
Grazie per aver regalato a Smilla 8 mesi di vita
Grazie per aver curato il suo intestino disordinato
Grazie per aver sopportato i suoi dispetti
Grazie per aver assecondato la sua folle natura di gatta curiosa e arrampicatrice
Segregarla in casa sarebbe stata una condanna
Ieri forse aveva deciso che la scoperta del mondo era terminata e voleva esplorare la lunadicacio
E allora arrampicati sulle nuvole, gattona rara, che da stanotte la luna sembrerà emozionata e rossa come te!